Una Nessuna e Centomila nasce dal desiderio di mettere in luce alcuni aspetti del mondo femminile. Il carico esistenziale che grava sulle donne, carico legato al suo triplice ruolo di moglie, madre e lavoratrice costantemente ricordato in tutti i momenti e le occasioni della nostra vita, se da un lato non deve servire a creare una classe privilegiata rispetto al mondo maschile, poiché rischieremmo di alimentare la discriminazione tra i sessi, dall'altro lato non può essere sabbia che si disperde nel vento.
Riteniamo che le nuove generazioni debbano essere sollecitate e stimolate ad andare oltre le parole e a conoscere il passato per comprendere il presente e modificare, si spera in meglio, il futuro.
La manifestazione “Una Nessuna e Centomila” che si è snodata in tre eventi culturali, è stata organizzata dalle associazioni Liberi Tutti e Suoni dalla Terra, con il patrocinio del Comune di Capaci. Essa ha goduto dell'attiva partecipazione di alcuni docenti dell'Istituto Comprensivo Biagio Siciliano, le prof.sse Viviana Bottone, Lina Trovatore, Antonina Crivello, il prof. Gianfranco Gioia, insieme ad alcuni loro studenti e della dirigente scolastica del predetto istituto, la professoressa Giovanna Genco. Un ringraziamento al Sindaco ed alle assessore del Comune di Capaci, Guercio e Giambona, per aver presenziato alle tre giornate, in particolare a quest'ultima assessoressa che, nel pieno impegno in favore della sua delega alla cultura, ha sposato appieno l'iniziativa culturale ed ha sostenuto il partenariato.
Il primo evento, denominato “Camicette Bianche, oltre l'8 marzo” si è posto come obiettivo la consapevolizzazione della gente ed in particolare dei giovani che la festa della donna passa attraverso le ceneri di donne, che hanno con la loro giovane vita e i loro sogni andati in fumo, permesso l'emancipazione delle condizioni lavorative delle donne di tutto il mondo.
Il secondo evento “Donne e Mafia” ha celebrato la donna nel suo duplice volto donna vittima di mafia e donna operante nei clan mafiosi. Così come ha detto la stessa professoressa Dino, ogni tanto la donna ha diritto a rivendicare la cattiveria. Si è posto l'accento sulla capacità della donna di essere carnefice, oltre che espressione di tenerezza e amorevolezza, ella può trasformarsi in un soggetto di una violenza inaudita.
Nel terzo evento “Femminicidio” si è trattato della violenza, che quasi giornalmente causa la morte di una donna. Si è parlato della violenza di qualsiasi tipo che viene esercitata sul genere femminile, da quella fisica a quella psichica e delle tragedie di cui spesso sono spettatori innocenti i bambini, quando questa viene consumata tra le mura domestiche.
Il progetto grafico è stato realizzato da Salvo Cataldo dellìassociazione Suoni dalla Terra